Abbiamo chiesto a Maria Pia Carro, 32 anni, Psicologa Clinico- Sociale e dell’Età Evolutiva, tra le fondatrici di MammaTrovaLavoro, di parlarci del rapporto tra apprendimento e intrattenimento.
“Educazione è per definizione quel processo attraverso il quale vengono trasmessi ai bambini gli abiti culturali di un gruppo più o meno ampio della società (Enciclopedia Treccani). L’intrattenimento è un’azione che ha come scopo quello di divertire e interessare un individuo influenzandone, spesso, azioni e pensieri.
L’intrattenimento con finalità educative ben precise, deve essere, a mio avviso, incoraggiato. Mi riferisco a tutte quelle App che stimolano le abilità di integrazione cognitiva, di apprendimento e di stimolazione sensoriale. Quando queste prerogative vengono meno e si utilizza la nuova tecnologia come strumento “babysitter” allora qualche domanda in più dovremmo farcela.
Gli smartphone e i tablet catturano l’attenzione dei bambini senza il minimo sforzo, sia per i colori che per i suoni e le immagini che emettono, sia perché vengono usati dai genitori, spingendo i bambini all’imitazione.
I genitori dovrebbero avere un ruolo attivo nel rapporto tra bambini e tablet o smartphone. Assistiamo ormai frequentemente a scene in cui, al ristorante, padre, madre e prole hanno uno smartphone in mano che fa a loro compagnia. Sono le stesse persone che mi trovo in studio ad interrogarsi sul motivo dell’assenza di dialogo con i figli. È proprio sull’uso consapevole di queste tecnologie che dovremmo ragionare partendo in primis da noi adulti perché è proprio da noi che i nostri figli imparano: se andiamo alla toilette con il tablet perché ci arrabbiamo se nostro figlio di 3 anni fa lo stesso?
Nella società di oggi, dove spesso l’apparire perfetti è più importante dell’essere se stessi, si usano sempre più le tecnologie come surrogati educativi più che come un mezzo per raggiungere un fine ben preciso. Sarebbe opportuno, riuscire a ponderarne l’uso dato che possono essere dei validi aiuti per sviluppare ulteriormente l’apprendimento e l’intelligenza. Contemporaneamente è sempre bene continuare a proporre attività in vivo, di manipolazione sensoriale e di gioco simbolico tenendo bene a mente che i bambini, così come noi adulti, sono “animali sociali” e nulla può sostituire lo scambio interpersonale e l’esperienza fatta nel mondo.”
Maria Pia Carro, 32 anni, Psicologa Clinico- Sociale e dell’Età Evolutiva, laureata presso l’Università degli Studi di Parma con lode, iscritta all’albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna n.7065; Psicoterapeuta in Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica Conversazionale. Ha conseguito il Master di I livello in Psicodramma Conversazionale. Vive a Parma da 14 anni, ma è una fiera pugliese. Moglie da cinque anni di un uomo meraviglioso e mamma da 9 mesi(i più belli della sua vita) di Giacomo.
Il suo motto: non mollare mai e guardare sempre avanti. Chi la conosce davvero bene una volta l’ha definita una “tarantolata” proprio perché è sempre in movimento e gira come una trottola, passando da un progetto ad un altro, con un entusiasmo costantemente in crescendo.
Svolge attività libero professionale e si occupa di colloqui di sostegno psicologico individuale (disturbi d’ansia, problemi relazionali, depressione, disturbi della sfera sessuale), familiare, di coppia. Inoltre si occupa di formazione sulle tematiche inerenti l’età evolutiva e ai conflitti di coppia e/o di famiglia.
Da sempre impegnata nel sociale per vocazione e per lavoro, si è innamorata di Mamma Trovalavoro sin dalle sue fasi embrionali.
Mamma Trovalavoro nasce proprio in un momento di crisi ma è sempre in questi momenti che la creatività è molto alta, soprattutto nelle donne che vogliono conciliare il lavoro con i figli. Mamma Trovalavoro nasce proprio con una lista di servizi indispensabili per una mamma, dalla consegna della spesa a casa alla babysitter. Consiste nel creare rete fra chi offre servizi e chi ne ha bisogno, una piattaforma di incontro tra domanda e offerta. Il nucleo centrale è formato da quattro mamme, tra le quali ci sono io, e poi c’è tutta la rete di lavoratori e professionisti, cuore pulsante di MTL. Chi si rivolge a noi può farlo come lavoratore, come professionista e come utente in cerca di un aiuto per la propria famiglia.